Studio, insieme con le statine diminuirebbe del 24% rischi infarto
Uno speciale composto di livello farmacologico di olio di pesce - contenente i grassi omega3 in forma purificata e concentrata - usato insieme alle statine, ha mostrato in un recente studio la diminuzione dei rischi di attacchi di cuore, infarti ed altri eventi avversi fino al 24% in un vasto gruppo di cardiopatici. Ora, sulla base di questi risultati, il comitato di esperti della Food and drug administration (Fda) ne ha raccomandato un utilizzo a vasto raggio. Ossia su diversi tipi di malati.
Il prodotto in questione e' a base di 'etile di icosapent': sinora il farmaco della azienda irlandese Vamarin era approvato per l'uso su un ristretto gruppo di pazienti con livelli molto alti di trigliceridi. Ma il prodotto e' stato recentemente sperimentato su 8.200 pazienti: tutti con i trigliceridi alti - anche se non altissimi - ma anche con altri fattori di rischio cardiovascolare come aterosclerosi, diabete, infarti e ictus gia' avvenuti. I volontari che oltre alle statine hanno preso il farmaco hanno evdenziato dopo 4-5 anni una diminuzione del 24% dei rischi di attacchi cardiaci o ictus potenzialmente letali. Lo studio e' stato pubblicato sul New England Journal of Medicine. Ora si attende che la Fda dia l'approvazione all'uso piu' ampio del prodotto.
fonte: New England Journal of Medicine
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